Di padre in figlio: passaggio generazionale e continuità in azienda
In Italia la percentuale di aziende a proprietà familiare è del 89,9% e più del 70% di queste ha un amministratore appartenente al nucleo familiare.
Ogni anno in Italia più di 80.000 sono interessate al passaggio generazionale, ma solo il 31% delle imprese familiari sopravvive al passaggio dalla prima alla seconda generazione.
Per passaggio generazionale si intende il trasferimento, in tutto o in parte, della proprietà dell’azienda di famiglia, del patrimonio e delle connesse responsabilità gestionali ad uno o più componenti della generazione successiva.
Il passaggio generazionale è un processo di lunga durata che riguarda gli assetti familiari e l’intera organizzazione aziendale. Non pianificarlo per tempo e con gli strumenti idonei mette a rischio la continuità aziendale.
Le imprese e chi le guida per non mettere a rischio il patrimonio relazionale ed economico dell’azienda devono prepararsi adeguatamente al passaggio generazionale.
Data la complessità del processo, l’imprenditore dovrebbe rivolgersi a professionisti che conoscono e sanno gestire le difficoltà e rischi del passaggio, disponendo di competenze in ambito societario e fiscale.
Occorre, innanzitutto, una mappatura della situazione aziendale e predisporre in un piano di intervento definendo i tempi e le modalità per la successione. Il passaggio generazionale è un processo complesso, di lunga durata ed in Italia la maggior parte delle aziende familiari non ha ancora previsto un piano di successione.
In un periodo come quello che stiamo attraversando, in cui la continuità aziendale è messa a dura prova, la pianificazione del passaggio generazionale è necessaria alle imprese familiari per definire i futuri assetti proprietari ed i modelli di gestione, così da avere una guida sicura in grado di affrontare le sfide del mercato.